sábado, 24 de marzo de 2012

SANT’ANNA ISPIRATRICE DI VITA RELIGIOSA NELLA CHIESA

Sant’Anna nel piano della salvezza. Come è noto i Vangeli circondano di silenzio le persone più vicine a Gesù per parentela. Dicono poco di Maria, pochissimo di Giuseppe, nulla dei Genitori della Madre di Dio. Quel poco che sappiamo ci viene principalmente dai Vangeli apocrifi.

Questa mancanza di notizie tuttavia non toglie nulla alla dignità delle loro persone, anzi ci permette di puntare meglio l'attenzione sulla essenzialità della loro missione in rapporto a Cristo Gesù. S. Anna e S. Gioacchino sono i genitori della Theotokos. Questo è tutto: ed è quanto basta per mettere in luce la loro grandezza. Di qui la spiegazione del culto che per secoli la Chiesa ha loro tributato.

Nei precedenti numeri del Bollettino «Virga Jesse» ci è stato detto ampiamente e con ricchezza di documentazione come il culto ai genitori di Maria, e soprattutto a S. Anna, si sia affermato in Oriente. In Occidente, sappiamo, è sorto più tardi. Una delle più antiche tracce si trova proprio in Roma, nella Chiesa di S. Maria Antiqua, che risale al sec. VIII.

 Le manifestazioni di questo culto, attraverso i secoli e nei diversi luoghi, sono ricche di profonde motivazioni che danno largo campo ad interessanti temi di riflessione.  S. Anna è cantata nella poesia, celebrata nella pittura e nella scultura. E non senza fondamento, se si pensa che nel seno di lei la natura umana si ripresentò, attraverso

Maria, nel primitivo splendore dell'Eden. Nel suo seno risuonò quel preludio profetico della imminente salvezza: «Esulta, figlia di Sion, rallegrati con tutto il cuore figlia di Gerusalemme: Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico... (Egli) ti rinnoverà con il suo amore».

 Si potrebbe affermare che S. Anna sintetizzi l'immagine biblica della terra riarsa su cui viene invocata la rugiada divina perché dia vita al seme (Maria) dalla quale germoglierà il Messia Salvatore, Gesù. L'immacolato concepimento di Maria è strettamente legato alla maternità irrepetibile di S. Anna. Tutto ciò che si dice di Maria Immacolata trova il suo esordio in S. Anna.

Molto espressive dal punto di vista teologico sono quelle immagini che la rappresentano unita a Maria ed a Gesù. Anna e Maria sono come gli ultimi anelli di una catena di generazioni israelitiche che si incentra in Cristo, culmine della storia e cuore della creazione, dal quale parte poi una nuova catena di anelli, quella della generazione del regno messianico che va verso il suo glorioso compimento.

Onorare S. Anna è onorare Maria ed è soprattutto onorare Cristo. A lei quindi sono stati dedicati Santuari, Parrocchie, Chiese. In suo nome sono sorte numerose opere caritative: Ospedali, Scuole, Ospizi, Associazioni, Confraternite, ecc.

 Paesi, popoli e categorie di persone hanno cercato la sua protezione. Degna di rilievo è, per esempio, la devozione dei minatori verso S. Anna, sviluppatasi in Germania al tempo di Lutero. Si dice infatti che, come i minatori portano alla luce i tesori che la terra rinserra nelle sue viscere, così S. Anna diede al mondo Maria, la gemma preziosissima del suo seno, destinata a divenire il tabernacolo di Dio.

 Non poteva mancare, a maggior ragione, che varie congregazioni religiose sorgessero in suo onore e si ponessero sotto la sua tutela, ispirandosi a quelle sue specifiche virtù che la resero fedele al disegno di Dio sull'umanità. Ci proponiamo quindi di far conoscere, per chi ne avesse interesse, queste famiglie religiose femminili che si ispirano a S. Anna.

Anna in Maria guida a Cristo. Sarebbe di primaria importanza rilevare le motivazioni che hanno indotto fondatori e fondatrici ad affidare la loro istituzione a S. Anna, ma le ricerche effettuate e i dati raccolti difficilmente le mettono in evidenza. Nell'insieme però ne emerge una che costituisce un comune denominatore: e cioè una particolare devozione a S. Anna perché madre di Maria. Da ciò il ricorso fiducioso a lei, vista non solo come potente protettrice, ma anche come esempio di carità verso Dio e verso il prossimo ed ancora  come modello di vita per coloro che sono chiamati a svolgere una missione educativa che si ispiri ai valori trascendenti e genuinamente umani. Vocazione che esige più profonda oblatività per chi una simile missione la rivolge a coloro che per determinate circostanze non hanno potuto o non possono usufruire di una cura materna in seno alla famiglia naturale.

 Questa è la motivazione teologica ed apostolica più facilmente recepibile nella spiritualità dei vari istituti che si affidano a S. Anna. In realtà implicitamente ce n'è una più profonda che avvicina le persone consacrate alla Madre di Maria. Ella è colei che nella fede si rese disponibile all'azione fecondatrice di Dio.

 Rispondendo liberamente alla chiamata divina, la religiosa in forza della sua consacrazione si pone dinanzi a Dio in atteggiamento di umile disponibilità. Come S. Anna la consacrata vive ed affronta la quotidianità della vita con le luci e le ombre che essa comporta per ogni creatura umana, nella piena consapevolezza che Dio non viene meno alle sue promesse, e perciò da lui si lascia condurre, come una goccia d'acqua nel gran fiume dell'umanità, verso il mare sconfinato del suo eterno amore.

 Da S. Anna la religiosa impara come pregare, attendere e sperare anche in mezzo alla prova: nell'oscurità, nel sacrificio silenzioso, nel nascondimento; come amare e donarsi.  Il compito della religiosa «si ricollega a S. Anna e profetizza al mondo la strada di S. Anna che consiste nel condurre gli uomini verso Maria, la quale può ripetere nella tenebrosa giornata odierna il prodigio natalizio, facendo nascere Gesù nel freddo della crudeltà, nella solitudine dell'amore, nella stalla delle passioni, nel presepe della dignità umana decaduta e vuota».

   Ecco come S. Anna è ispiratrice di vita religiosa nella Chiesa. Questa motivazione, almeno per noi «Figlie di S. Anna», eredi del carisma donato da Dio alla Chiesa per mezzo di Rosa Gattorno e di P. G. Battista Tornatore, è esplicita e determinante. Conoscendo più da vicino il nostro carisma ci sia permesso di dire qualche cosa di più in merito, per una maggiore chiarificazione.

Per noi il riferimento a S. Anna costituisce il fondamento teologico della nostra spiritualità. E’ sufficiente leggere qualche passo della prima Regola (1869), a cui attingono ampiamente i Documenti di Base, o leggere gli stessi articoli introduttivi delle odierne Costituzioni, per rendersene immediatamente edotti. Dice la Regola del 1869:

«Mia Figlia, hai da sapere, che lo Spirito Santo fece in me una delle opere più belle della sua divina grazia: in me ebbero come compimento tutte le giustizie e tutta la santità della legge antica; in me si riposarono i gemiti, i sospiri, le lacrime e le preghiere di tutti i giusti dell'antico testamento, perché da me come da fecondissima radice di Jesse, germogliarono la mia figlia Maria immacolata, e Gesù Cristo suo figliuolo e figliuolo di Dio, fonte della nuova legge d'amore»

   Nei Documenti di Base, inoltre, si legge: «Nella grande Koinonia della Chiesa sorge l'Istituto delle Figlie di S. Anna come un'estensione della famiglia della Madonna...». «i1 carattere familiare dell'Istituto non è un semplice aggettivo, ma una caratteristica sostanziale qualificante...».

Questo dice che le Figlie di S. Anna, inserite nella famiglia della S. Madre, assimilano la spiritualità dei Poveri di Jahvé, che è quella del Magnificat e delle Beatitudini. Come Maria, umile serva del Signore, esse vivono la loro consacrazione identificandosi con Cristo, il povero per eccellenza.

   Si tratta di una spiritualità di avvento e di una spiritualità di attesa eminentemente materna.  S. Anna e Maria, sua figlia dilettissima, come Gioacchino e gli altri poveri del piccolo «resto di Israele», attesero l'avverarsi delle promesse messianiche nella piena fiducia in Dio e nella invocazione incessante del «Maranatha!». Più personalmente inoltre Anna e Maria, sebbene in maniera del tutto diversa l'una dall'altra, attesero lo sbocciare di una vita che in modo prodigioso maturava nel loro seno.

Le FSA in semplicità di cuore ed umiltà si aprono alla trascendenza del regno di Dio, in attesa del ritorno glorioso di Cristo alla fine dei tempi. Il fatto di avere a modello due madri, così eccelse per ricchezza di doni soprannaturali, e di avere una fondatrice che Dio nei suoi imprevedibili disegni volle sperimentasse la maternità naturale prima ancora di quella spirituale, dà un'impronta decisamente materna al loro servizio apostolico caritativo. Esse in forza di tali esempi lavorano nella Chiesa e con la Chiesa per rigenerare e modellare Cristo nel cuore degli uomini; per salvare e custodire la vita in ogni sua fase e in ogni situazione di pericolo, cercando di instaurare nella grande loro famiglia religiosa, nelle comunità e negli ambienti di lavoro un clima di caldo focolare domestico. quale fu quello della S. Madre.

 Questo è il patrimonio spirituale delle FSA e questo è il loro programma di vita. di cui lodano e ringraziano il Signore pregandolo di renderle sempre più consapevoli e responsabili della vocazione ricevuta. In prolungamento alla missione di Maria e di Anna esse intendono essere segno dei lineamenti materni di Dio ai fratelli, annunziando loro con la parola e con la vita che «Dio è misericordia. Forte e grande è il suo amore per gli uomini».  Certamente non meno fluente di linfa vitale è il carisma delle altre congregazioni che si affidano a S. Anna, delle quali vorremmo sapere di più.

Ci sarebbe da osservare che anche le congregazioni che vanno sotto il nome di Suore, Ancelle, Figli o Figlie dell'Immacolata  (e sono moltissime), in un certo modo sono legate a S. Anna. Della nostra Congregazione per esempio sappiamo che inizialmente la Fondatrice volle affidarla all'Immacolata con il nome di «Figlie di M. Immacolata e Minime di S. Francesco d'Assisi». Poco dopo la Vergine stessa, in maniera mistica, le fece comprendere che reputava fatto a sé tutto quello che si faceva per la Madre sua e che. quindi, gradiva che anche la Congregazione fosse a lei dedicata.

Questa nostra ricerca tuttavia si limita alle Congregazioni che direttamente sono sotto il titolo di S. Anna. I1 quadro purtroppo non è completo. Molti Istituti, infatti, essendo di Diritto Diocesano, sono conosciuti soltanto nelle zone dove operano, di conseguenza è difficile trovarli inseriti nei trattati generali o in qualche documentario. Anche il numero delle religiose e delle loro case, per ogni Istituto, rimane approssimativo, essendo soggetto, com'è ovvio, a continue oscillazioni. Tuttavia è facile che si sbagli più per difetto che per eccesso, e cioè che le famiglie religiose che presentiamo siano inferiori di numero a quelle esistenti.

 La ricerca effettuata ci mette di fronte a sei Congregazioni di Diritto Pontificio e dieci di Diritto Diocesano. Come si rileva, cinque di esse portano il nome di «Figlie di S. Anna» delle quali una è stata fondata in Italia ed è la nostra; due in India, una in Cina ed un'altra in Francia.    Una Congregazione è nata sotto il titolo di «Società di S. Anna» (in Svizzera), un'altra sotto quello di «Suore della Carità di S. Anna» (in Spagna); due si chiamano «Suore catechiste di S. Anna» (sorte in India e in Brasile). Le rimanenti, cioè altre sette, sono tutte denominate «Suore di S. Anna».

   Di fronte ad una così bella fioritura di famiglie religiose che onorano la madre di Maria Immacolata; di fronte a tanta ricchezza spirituale che scaturisce dal contatto con lei, il cui nome in ebraico suona proprio «grazia» nascono impellenti due esigenze: una di lodare, benedire e ringraziare Dio «mirabile nei suoi Santi! - come ci fa cantare la Chiesa - Essi hanno camminato alla presenza del Signore! Hanno trovato nel Signore la loro gioia: i suoi comandamenti hanno sempre amato».

 L'altra esigenza è di poter realizzare un rapporto di conoscenza e di amicizia fra di noi Congregazioni Religiose che ci gloriamo del vessillo di Jesse. Ciò in vista di un maggiore arricchimento spirituale reciproco e di una più intensa comunione e collaborazione fraterna nella vita apostolica della Chiesa. (continua)

Congregazioni religiose che si ispirano a S. Anna  (in ordine di fondazione)

 1) Anno 1709 – Suore di S. Anna e de la Provvidenza di Saumur (Francia) oggi «Ancelle dei Poveri».

  2) Anno 1804 – Suore della Carità di Sant'Anna  (Spagna).

  3) Anno 1829 – Figlie di S. Anna di Feugarolles  (Francia).

  4) Anno 1834 – Suore di S. Anna di Torino (Italia).

  5) Anno 1850 – Suore di S. Anna di Lachine  (Qué - Canada).

  6) Anno 1859 – Suore di S. Anna di Bangalore  (India).

  7) Anno 1863 – Suore di S. Anna di Madras  (India).

  8) Anno 1866 – Figlie di S. Anna di Piacenza  (Italia).

  9) Anno 1877 - Suore Anna di Tiruchira  (India).

10) Anno 1882 - Suore di Anna di Guntur  (India).

11) Anno 1897 - Figlie di S Anna di Ranchi  (India).

12) Anno 1897 - Figlie di S. Anna di Kiangsi  (Cina).

13) Anno 1903 - Figlie di S. Anna di Calcutta (India).

14) Anno 1909 - Società di S. Anna di Lucerna (Svizzera).

15) Anno 1914 - Suore Catechiste di S. Anna di Warangal  (India).

16) Anno 1956 - Suore Catechiste di S. Anna del Brasile.