tag:blogger.com,1999:blog-90611863606800884412024-02-18T18:31:51.290-08:00SANTA ANAP. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-25868196229456222572012-03-24T11:31:00.000-07:002012-03-24T11:31:19.297-07:00SANT’ANNA ISPIRATRICE DI VITA RELIGIOSA NELLA CHIESA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh84qL1LxxHDH_IXTghd-ZLcjqY_Bpe6dRtC1s2OgPZURGpu6qkq4lF4XD-R6Qbs6M2HLRqFOtlzcO5jVAW6HVkVano9qX_21kN2IimvfnYn0b40fr0tDUVevxa0C7Q-nBq79FCNkSRjdqy/s1600/pg_6_SantAna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh84qL1LxxHDH_IXTghd-ZLcjqY_Bpe6dRtC1s2OgPZURGpu6qkq4lF4XD-R6Qbs6M2HLRqFOtlzcO5jVAW6HVkVano9qX_21kN2IimvfnYn0b40fr0tDUVevxa0C7Q-nBq79FCNkSRjdqy/s1600/pg_6_SantAna.jpg" /></a></div><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Sant’Anna nel piano della salvezza. </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Come è noto i Vangeli circondano di silenzio le persone più vicine a Gesù per parentela. Dicono poco di Maria, pochissimo di Giuseppe, nulla dei Genitori della Madre di Dio. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Quel poco che sappiamo ci viene principalmente dai Vangeli apocrifi.<o:p></o:p></span><br />
<br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Questa mancanza di notizie tuttavia non toglie nulla alla dignità delle loro persone, anzi ci permette di puntare meglio l'attenzione sulla essenzialità della loro missione in rapporto a Cristo Gesù. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">S. Anna e S. Gioacchino sono i genitori della Theotokos. Questo è tutto: ed è quanto basta per mettere in luce la loro grandezza. Di qui la spiegazione del culto che per secoli la Chiesa ha loro tributato.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Nei precedenti numeri del Bollettino «Virga Jesse» ci è stato detto ampiamente e con ricchezza di documentazione come il culto ai genitori di Maria, e soprattutto a S. Anna, si sia affermato in Oriente. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In Occidente, sappiamo, è sorto più tardi. Una delle più antiche tracce si trova proprio in Roma, nella Chiesa di S. Maria Antiqua, che risale al sec. VIII.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> L</span>e manifestazioni di questo culto, attraverso i secoli e nei diversi luoghi, sono ricche di profonde motivazioni che danno largo campo ad interessanti temi di riflessione. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>S. Anna è cantata nella poesia, celebrata nella pittura e nella scultura. E non senza fondamento, se si pensa che nel seno di lei la natura umana si ripresentò, attraverso<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Maria, nel primitivo splendore dell'Eden. Nel suo seno risuonò quel preludio profetico della imminente salvezza: «Esulta, figlia di Sion, rallegrati con tutto il cuore figlia di Gerusalemme: Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico... (Egli) ti rinnoverà con il suo amore».</span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si potrebbe affermare che S. Anna sintetizzi l'immagine biblica della terra riarsa su cui viene invocata la rugiada divina perché dia vita al seme (Maria) dalla quale germoglierà il Messia Salvatore, Gesù. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">L'immacolato concepimento di Maria è strettamente legato alla maternità irrepetibile di S. Anna. Tutto ciò che si dice di Maria Immacolata trova il suo esordio in S. Anna.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Molto espressive dal punto di vista teologico sono quelle immagini che la rappresentano unita a Maria ed a Gesù. Anna e Maria sono come gli ultimi anelli di una catena di generazioni israelitiche che si incentra in Cristo, culmine della storia e cuore della creazione, dal quale parte poi una nuova catena di anelli, quella della generazione del regno messianico che va verso il suo glorioso compimento.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Onorare S. Anna è onorare Maria ed è soprattutto onorare Cristo. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">A lei quindi sono stati dedicati Santuari, Parrocchie, Chiese. In suo nome sono sorte numerose opere caritative: Ospedali, Scuole, Ospizi, Associazioni, Confraternite, ecc.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Paesi, popoli e categorie di persone hanno cercato la sua protezione. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Degna di rilievo è, per esempio, la devozione dei minatori verso S. Anna, sviluppatasi in Germania al tempo di Lutero. Si dice infatti che, come i minatori portano alla luce i tesori che la terra rinserra nelle sue viscere, così S. Anna diede al mondo Maria, la gemma preziosissima del suo seno, destinata a divenire il tabernacolo di Dio.</span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Non poteva mancare, a maggior ragione, che varie congregazioni religiose sorgessero in suo onore e si ponessero sotto la sua tutela, ispirandosi a quelle sue specifiche virtù che la resero fedele al disegno di Dio sull'umanità. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ci proponiamo quindi di far conoscere, per chi ne avesse interesse, queste famiglie religiose femminili che si ispirano a S. Anna.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Anna in Maria guida a Cristo. S</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">arebbe di primaria importanza rilevare le motivazioni che hanno indotto fondatori e fondatrici ad affidare la loro istituzione a S. Anna, ma le ricerche effettuate e i dati raccolti difficilmente le mettono in evidenza. Nell'insieme però ne emerge una che costituisce un comune denominatore: e cioè una particolare devozione a S. Anna perché madre di Maria. Da ciò il ricorso fiducioso a lei, vista non solo come potente protettrice, ma anche come esempio di carità verso Dio e verso il prossimo ed ancora<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come modello di vita per coloro che sono chiamati a svolgere una missione educativa che si ispiri ai valori trascendenti e genuinamente umani. Vocazione che esige più profonda oblatività per chi una simile missione la rivolge a coloro che per determinate circostanze non hanno potuto o non possono usufruire di una cura materna in seno alla famiglia naturale.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Questa è la motivazione teologica ed apostolica più facilmente recepibile nella spiritualità dei vari istituti che si affidano a S. Anna. In realtà implicitamente ce n'è una più profonda che avvicina le persone consacrate alla Madre di Maria. Ella è colei che nella fede si rese disponibile all'azione fecondatrice di Dio.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Rispondendo liberamente alla chiamata divina, la religiosa in forza della sua consacrazione si pone dinanzi a Dio in atteggiamento di umile disponibilità. Come S. Anna la consacrata vive ed affronta la quotidianità della vita con le luci e le ombre che essa comporta per ogni creatura umana, nella piena consapevolezza che Dio non viene meno alle sue promesse, e perciò da lui si lascia condurre, come una goccia d'acqua nel gran fiume dell'umanità, verso il mare sconfinato del suo eterno amore.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Da S. Anna la religiosa impara come pregare, attendere e sperare anche in mezzo alla prova: nell'oscurità, nel sacrificio silenzioso, nel nascondimento; come amare e donarsi. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> I</span>l compito della religiosa «si ricollega a S. Anna e profetizza al mondo la strada di S. Anna che consiste nel condurre gli uomini verso Maria, la quale può ripetere nella tenebrosa giornata odierna il prodigio natalizio, facendo nascere Gesù nel freddo della crudeltà, nella solitudine dell'amore, nella stalla delle passioni, nel presepe della dignità umana decaduta e vuota».</span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ecco come S. Anna è ispiratrice di vita religiosa nella Chiesa. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Questa motivazione, almeno per noi «Figlie di S. Anna», eredi del carisma donato da Dio alla Chiesa per mezzo di Rosa Gattorno e di P. G. Battista Tornatore, è esplicita e determinante. Conoscendo più da vicino il nostro carisma ci sia permesso di dire qualche cosa di più in merito, per una maggiore chiarificazione.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Per noi il riferimento a S. Anna costituisce il fondamento teologico della nostra spiritualità. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E’ sufficiente leggere qualche passo della prima Regola (1869), a cui attingono ampiamente i Documenti di Base, o leggere gli stessi articoli introduttivi delle odierne Costituzioni, per rendersene immediatamente edotti. Dice la Regola del 1869:<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">«Mia Figlia, hai da sapere, che lo Spirito Santo fece in me una delle opere più belle della sua divina grazia: in me ebbero come compimento tutte le giustizie e tutta la santità della legge antica; in me si riposarono i gemiti, i sospiri, le lacrime e le preghiere di tutti i giusti dell'antico testamento, perché da me come da fecondissima radice di Jesse, germogliarono la mia figlia Maria immacolata, e Gesù Cristo suo figliuolo e figliuolo di Dio, fonte della nuova legge d'amore»</span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nei Documenti di Base, inoltre, si legge: «Nella grande Koinonia della Chiesa sorge l'Istituto delle Figlie di S. Anna come un'estensione della famiglia della Madonna...». </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">«i1 carattere familiare dell'Istituto non è un semplice aggettivo, ma una caratteristica sostanziale qualificante...».</span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Questo dice che le Figlie di S. Anna, inserite nella famiglia della S. Madre, assimilano la spiritualità dei Poveri di Jahvé, che è quella del Magnificat e delle Beatitudini. Come Maria, umile serva del Signore, esse vivono la loro consacrazione identificandosi con Cristo, il povero per eccellenza.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si tratta di una spiritualità di avvento e di una spiritualità di attesa eminentemente materna. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>S. Anna e Maria, sua figlia dilettissima, come Gioacchino e gli altri poveri del piccolo «resto di Israele», attesero l'avverarsi delle promesse messianiche nella piena fiducia in Dio e nella invocazione incessante del «Maranatha!». Più personalmente inoltre Anna e Maria, sebbene in maniera del tutto diversa l'una dall'altra, attesero lo sbocciare di una vita che in modo prodigioso maturava nel loro seno.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Le FSA in semplicità di cuore ed umiltà si aprono alla trascendenza del regno di Dio, in attesa del ritorno glorioso di Cristo alla fine dei tempi. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Il fatto di avere a modello due madri, così eccelse per ricchezza di doni soprannaturali, e di avere una fondatrice che Dio nei suoi imprevedibili disegni volle sperimentasse la maternità naturale prima ancora di quella spirituale, dà un'impronta decisamente materna al loro servizio apostolico caritativo. Esse in forza di tali esempi lavorano nella Chiesa e con la Chiesa per rigenerare e modellare Cristo nel cuore degli uomini; per salvare e custodire la vita in ogni sua fase e in ogni situazione di pericolo, cercando di instaurare nella grande loro famiglia religiosa, nelle comunità e negli ambienti di lavoro un clima di caldo focolare domestico. quale fu quello della S. Madre.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Questo è il patrimonio spirituale delle FSA e questo è il loro programma di vita. di cui lodano e ringraziano il Signore pregandolo di renderle sempre più consapevoli e responsabili della vocazione ricevuta. In prolungamento alla missione di Maria e di Anna esse intendono essere segno dei lineamenti materni di Dio ai fratelli, annunziando loro con la parola e con la vita che «Dio è misericordia. Forte e grande è il suo amore per gli uomini». </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Certamente non meno fluente di linfa vitale è il carisma delle altre congregazioni che si affidano a S. Anna, delle quali vorremmo sapere di più.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ci sarebbe da osservare che anche le congregazioni che vanno sotto il nome di Suore, Ancelle, Figli o Figlie dell'Immacolata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(e sono moltissime), in un certo modo sono legate a S. Anna. Della nostra Congregazione per esempio sappiamo che inizialmente la Fondatrice volle affidarla all'Immacolata con il nome di «Figlie di M. Immacolata e Minime di S. Francesco d'Assisi». Poco dopo la Vergine stessa, in maniera mistica, le fece comprendere che reputava fatto a sé tutto quello che si faceva per la Madre sua e che. quindi, gradiva che anche la Congregazione fosse a lei dedicata.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Questa nostra ricerca tuttavia si limita alle Congregazioni che direttamente sono sotto il titolo di S. Anna. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">I1 quadro purtroppo non è completo. Molti Istituti, infatti, essendo di Diritto Diocesano, sono conosciuti soltanto nelle zone dove operano, di conseguenza è difficile trovarli inseriti nei trattati generali o in qualche documentario. Anche il numero delle religiose e delle loro case, per ogni Istituto, rimane approssimativo, essendo soggetto, com'è ovvio, a continue oscillazioni. Tuttavia è facile che si sbagli più per difetto che per eccesso, e cioè che le famiglie religiose che presentiamo siano inferiori di numero a quelle esistenti.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La ricerca effettuata ci mette di fronte a sei Congregazioni di Diritto Pontificio e dieci di Diritto Diocesano. Come si rileva, cinque di esse portano il nome di «Figlie di S. Anna» delle quali una è stata fondata in Italia ed è la nostra; due in India, una in Cina ed un'altra in Francia. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Una Congregazione è nata sotto il titolo di «Società di S. Anna» (in Svizzera), un'altra sotto quello di «Suore della Carità di S. Anna» (in Spagna); due si chiamano «Suore catechiste di S. Anna» (sorte in India e in Brasile). Le rimanenti, cioè altre sette, sono tutte denominate «Suore di S. Anna».<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Di fronte ad una così bella fioritura di famiglie religiose che onorano la madre di Maria Immacolata; di fronte a tanta ricchezza spirituale che scaturisce dal contatto con lei, il cui nome in ebraico suona proprio «grazia» nascono impellenti due esigenze: una di lodare, benedire e ringraziare Dio «mirabile nei suoi Santi! - come ci fa cantare la Chiesa - Essi hanno camminato alla presenza del Signore! Hanno trovato nel Signore la loro gioia: i suoi comandamenti hanno sempre amato».<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L'altra esigenza è di poter realizzare un rapporto di conoscenza e di amicizia fra di noi Congregazioni Religiose che ci gloriamo del vessillo di Jesse. Ciò in vista di un maggiore arricchimento spirituale reciproco e di una più intensa comunione e collaborazione fraterna nella vita apostolica della Chiesa. (continua)<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Congregazioni religiose che si ispirano a S. Anna<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></b>(in ordine di fondazione)<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">1) Anno 1709 – Suore di S. Anna e de la Provvidenza di Saumur (Francia) oggi «Ancelle dei Poveri».<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2) Anno 1804 – Suore della Carità di Sant'Anna<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Spagna).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>3) Anno 1829 – Figlie di S. Anna di Feugarolles<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Francia).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4) Anno 1834 – Suore di S. Anna di Torino (Italia).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5) Anno 1850 – Suore di S. Anna di Lachine<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Qué - Canada).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>6) Anno 1859 – Suore di S. Anna di Bangalore<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>7) Anno 1863 – Suore di S. Anna di Madras<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>8) Anno 1866 – Figlie di S. Anna di Piacenza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Italia).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9) Anno 1877 - Suore Anna di Tiruchira<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">10) Anno 1882 - Suore di Anna di Guntur<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">11) Anno 1897 - Figlie di S Anna di Ranchi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">12) Anno 1897 - Figlie di S. Anna di Kiangsi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Cina).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">13) Anno 1903 - Figlie di S. Anna di Calcutta (India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">14) Anno 1909 - Società di S. Anna di Lucerna (Svizzera).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">15) Anno 1914 - Suore Catechiste di S. Anna di Warangal<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(India).<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">16) Anno 1956 - Suore Catechiste di S. Anna del Brasile.<o:p></o:p></span></div><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt;"> </span></i><span style="font-size: 12pt;"> </span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-65509853055713459572011-07-04T14:02:00.000-07:002011-07-04T14:03:48.360-07:00SANT'ANNA NEL MONDO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC2RLlw5ResW1h1JWr1n21XstdWkILf7iuml0FF9Rw1DgogErMX4yfqOhnf3ArZYIsAUJIslXn3TP_5PQLlRKFNj1hD05l9vh5PeL-JzDDcmSxZgJndVmqWlpnK1Y_3MqOJoyFW7702FFZ/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC2RLlw5ResW1h1JWr1n21XstdWkILf7iuml0FF9Rw1DgogErMX4yfqOhnf3ArZYIsAUJIslXn3TP_5PQLlRKFNj1hD05l9vh5PeL-JzDDcmSxZgJndVmqWlpnK1Y_3MqOJoyFW7702FFZ/s320/Immagine1.jpg" width="258" /></a></div><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">IN BRETAGNA:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il Santuario di S. Anna d'Auray</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div align="right" class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: right;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">di Sr. A. Natalina Sotgia<o:p></o:p></span></span></b></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"S. Anna d'Auray è il luogo sacro della Bretagna: la Cappella dei grandi miracoli; il santo Pellegrinaggio che esercita su tutti i Bretoni un'irresistibile forza d'attrazione" (Jules Janin) ."S. Anna in Bretagna è regina" (J. Buleon) .<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">"Dopo il seno della Vergine, santuario vivente del Dio fatto uomo, niente è più grande, più venerabile, più celestiale del seno della Beata Anna, santuario vivente dell'Immacolata" (Mons. de Segur) .<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Le origini: </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Keranna: umile, sconosciuto villaggio del territorio di Pluneret, presso Auray, Diocesi di Vannes, in Bretagna. Qui fioriva, fin dal VII secolo la devozione a S. Anna e vi si trovava una Cappella a lei dedicata, l'unica, sembra, in tutta la Gallia, se si eccettua quella di Gloriac, che fonti capetingie collocano alle porte di Rouen.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Di quella Cappella nel XVII secolo non restava più traccia e solo il nome di Keranna (Ker Anna) restava a testimoniare il passato, sebbene non si fosse estinta la devozione popolare alla Madre di Maria.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Io sono Anna, la Madre di Maria": </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Umile e tacito fu l'inizio della vicenda, come quello di tutte le opere di Dio, e umile e ignoto fu lo strumento umano prescelto: Yves Nicolazic, analfabeta, capace di esprimersi unicamente nel dialetto bretone, ma dotato di così rara istintiva saggezza e di così sano buon senso che non solo nei casi difficili i vicini si rivolgevano a lui per consiglio, ma anche nelle liti il suo giudizio era richiesto e volentieri accettato da ambo le parti.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Nel 1623 aveva trentadue anni; sposato da dodici, non aveva avuto figli; con la moglie, Guillemette Le Roux, coltivava un terreno di proprietà di certo Signor Kelloguen.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Uomo di buone maniere, di solida onestà e di fervida fede, frequentava regolar-mente la Parrocchia e si comunicava ogni domenica; amava teneramente Maria Santissima, e lo si vedeva spesso, nel suo andare e tornare, con il rosario in mano; ma coltivava anche, fin dall'infanzia, una particolare devozione a S. Anna che chiamava abitualmente "la mia buona Protettrice". Era insomma, e tale era considerato, degno di stima, ma non al punto da supporre in lui la personalità di un "santo in fieri".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Una notte, mentre, come era sua abitudine egli recitava il rosario che definiva "il mezzo per intrattenermi in buoni pensieri nelle ore d'insonnia", vide improvvisa-mente la sua camera inondata da una luce che emanava da un cero o fiaccola accesa, retta da una mano che appariva isolata, come a sé stante. La luce durò quanto il tempo necessario per la recita di un Pater e di un'Ave e poi silenziosamente scomparve. Il buon senso contadino di Nicolazic, i nervi temprati dal duro lavoro dei campi, ma forse, più di tutto, la sensibilità religiosa affinata dalla consuetudine della preghiera, aiutano l'uomo a superare tacitamente l'emozione; tace, quindi, ma riflette, prega, intuendo forse un seguito di questa vicenda.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Dopo sei settimane, infatti, mentre si trova al consueto lavoro in un campo chiamato del Bocenno, rivede improvvisamente il cero, acceso e sollevato da terra, ma senza, questa volta, il supporto della mano. E tace ancora, sebbene ancora per diverse volte gli accada di vedere davanti a sé la fiaccola splendente.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ma una sera<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>è l'estate del 1623 mentre, nel campo di Bocenno si trova presso la fonte dove ha condotto i buoi ad abbeverarsi ed è con lui il cognato Louis Le Roux, la visione luminosa prende forma nella maestosa figura di una Signora biancovestita, che porta in mano la fiaccola accesa. Tutto si svolge nel massimo silenzio: attoniti e commossi, i due uomini tacciono anche fra di loro.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Da quella sera la Signora si mostra spesso a Nicolazic; ora in casa, ora nel fienile, finché la sera del 25 luglio 1624, mentre egli torna dall'essersi confessato presso i Cappuccini d'Auray, si sente chiamare per nome e scorge la misteriosa figura che lo precede finché, prima di arrivare alla fattoria, scompare.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Questa volta ha sentito la voce! Ha sentito il proprio nome! Sconvolto, incapace di sedersi a tavola per la cena, si rifugia nel fienile e prega, con in mano il rosario. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E il fienile è a un tratto inondato di luce e la Signora appare avvolta da uno splendido alone.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">"Yves Nicolazic, non temere: io sono Anna, la Madre di Maria. Devi dire al tuo Rettore che nel territorio chiamato Bocenno, nel passato, quando ancora non vi era il villaggio di (Keranna) ci fu una Cappella dedicata al mio nome. Era la prima di tutto il paese. E caduta in rovina da novecentoventiquattro anni e sei mesi. Io desidero che sia ricostruita al più presto e che tu ne prenda cura. Dio vuole che io vi sia onorata".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">E notte fonda; Nicolazic fremente di emozione ripete a lungo a se stesso le parole della Signora, deciso ad obbedire in tutto alla sua "buona Protettrice"<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Al mattino, però, l'impegno gli appare irto di difficoltà e si sente sgomento. Gli riappare Anna: "Non temere e non angustiarti, Nicolazic; manifesta al tuo Rettore in confessione, ciò che hai visto e udito; non tardare ad obbedirmi. Parlane anche a qualche altro uomo dabbene per consigliarti su ciò che dovrai fare".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Rinfrancato, Nicolazic s'incammina verso la Parrocchia. Ma lungo la via risorgono i dubbi. Conosce bene il Rettore: Don Silvestro Roduez è pio, austero, ma rude, affatto disposto a prendere sul serio i racconti di misteriose apparizioni. E Nicolazic non s'inganna: sebbene il sacerdote abbia molta stima del suo devoto parrocchiano, accoglie in modo beffardo il suo racconto e gli intima severamente di non parlare ad alcuno di queste "stranezze".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ma la notte seguente S. Anna riappare al suo scoraggiato messaggero e lo esorta: "Non preoccuparti di ciò che diranno gli uomini; fa' ciò che ti ho detto e conta su di me per il resto".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">E Nicolazic torna dal Rettore: ma riesce soltanto ad irritarlo di più, mentre anche il Vicario, Don Le Tominec, si mostra incredulo. Trova fiducia soltanto nel cognato Le Roux, già testimone di un'apparizione, in un vicino di casa, certo Lezulit, in un sacerdote, Don Yves Richard, e nel Signor De Kermadio; tutti questi lo confortano, assicurando il loro appoggio.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">E soprattutto lo incoraggia S. Anna con una nuova apparizione: "Consolati, Nicolazic, verrà presto l'ora in cui si avvererà ciò che ti ho detto; non affliggerti: io ti farò avere quanto è necessario per cominciare l'opera, e nulla mai ti mancherà per portarla a termine. Ti assicuro che se Dio sarà servito fedelmente ti fornirà con abbondanza il necessario non solo per portarla a termine ma anche per fare altre cose che faranno stupire tutto il mondo. Non temere, comincia al più presto".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Dio vuole che io sia onorata in questo luogo": </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Sono passati alcuni mesi da quella vigilia del 26 luglio 1624, data della prima apparizione di S. Anna. Il lunedì, 3 marzo 1625, un'ora dopo il tramonto, S. Anna appare a Nicolazic nel campo del Bocenno e lo esorta ad agire. Basta con gli indugi! Ma il poveretto esita ancora, e ad una nuova apparizione supplica la Santa: "Fate qualche miracolo, mia buona Protettrice, affinché tutti si convincano che siete voi che volete la Cappella".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">"Va', - risponde S. Anna - abbi fiducia in Dio e in me. Di miracoli ne vedrai presto in abbondanza, e il concorso di popolo che verrà ad onorarmi in questo luogo sarà il più grande di tutti i miracoli".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Cala la notte: solo nella sua camera, Nicolazic recita il rosario, invaso da un senso struggente di attesa, sospeso tra il desiderio e il timore. Ed ecco che la camera è invasa dalla luce mentre la solita fiaccola splende alta sul tavolo priva di ogni supporto. E subito appare anche la Santa che gli dice: "Yves Nicolazic, chiama i tuoi vicini e conducili con te là dove vi precederà questa luce; troverete un'immagine che dimostrerà al mondo che quanto ti ho detto è vero".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">S. Anna scompare, ma la luce resta, più vivida che mai: a questa luce Nicolazic si riveste e quando è pronto vede la fiaccola muoversi davanti a lui. Ma la Santa gli ha detto di chiamare i vicini! Chiama il cognato Le Roux, che è ancora sveglio, e poi alcuni vicini: Jacques Lucas, Franwois Le Bleavec, Jean Tanguy, Juliel Lezulit: "Andiamo, amici miei, dove Dio e la Signora ci conducono!".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">La fiaccola si muove davanti ad essi; alla distanza di circa quindici passi ed alta tre piedi da terra, prende la via che dal villaggio conduce alla fontana.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Giunta ai confini del Bocenno esce dalla strada e si inoltra nel campo; al di sopra del grano ancora in erba si dirige ad un determinato punto sul quale si ferma. I contadini stupefatti la vedono "elevarsi e ridiscendere per tre volte, come per attirare la loro attenzione su quel punto e poi sparire come sprofondata nel terreno".<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Nicolazic si precipita a segnare col piede il punto indicato dalla luce e invita il cognato a scavare in quel punto con la zappa di cui, uscendo di casa, si è munito. Dopo non più di sei colpi si avverte il rumore caratteristico del ferro che batte su un oggetto di legno. E buio: uno dei presenti corre a prendere dalla casa più vicina il cero benedetto della Candelora e un tizzone per accenderlo; alla sua luce, nel piccolo fosso scavato dalla zappa, si scorge qualcosa di scuro; e come si affrettano a sollevarlo appare una vecchia statua di legno, corrosa e sfigurata dal tempo e dalla umidità, ma pienamente riconoscibile dai dati essenziali: S. Anna!<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Nessuno parla ma quasi tutti piangono; con delicato rispetto sollevano la statua per appoggiarla a un muretto vicino.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"...e non preoccuparti di ciò che diranno gli uomini...": </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ora Nicolazic non dubita più: convincerà il Rettore. E accompagnato dall'amico Lezulit, testimone del ritrovamento, la mattina seguente si avvia al presbiterio.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ma Monsignor Roduez è meno che mai disposto a credere, e non esita a chiamare il veggente ipocrita e impostore.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Afflitti ma non scoraggiati i due amici vanno ad informare del ritrovamento il Signor Kerloguen, proprietario del terreno, il quale, più malleabile del Rettore, assicura che metterà a disposizione per la costruzione della Cappella, il luogo del ritrovamento.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Vengono poi informati i Cappuccini di Auray i quali, però, come il Rettore, non si mostrano convinti. Tornando indietro Nicolazic e Lezulit, ripassano dal Bocenno e scoprono che la notizia si è già diffusa ed ha attirato sul luogo buon numero di persone; vi è tra gli altri quel Don Yves Richard già informato delle precedenti apparizioni, e due Cappuccini che vi si sono trovati per caso.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Il giorno dopo un avvenimento sconcertante potrebbe far credere che anche il Cielo è contro il povero Nicolazic: all'improvviso, senza causa apparente, gli si incendia il fienile e i soliti curiosi accorsi, più che prodigarsi a spegnere il fuoco, si ingolfano in discordanti interpretazioni del fatto: nuovo miracolo per alcuni, punizione celeste per altri. Ma prevale la tesi del miracolo quando si nota che le fiamme, pur avendo consumato le pietre di una parte del muro perimetrale, hanno lasciato intatti due mucchi di grano che non solo si trovavano vicinissimi al fuoco, ma collocati proprio nella direzione verso la quale spirava il vento. E una intuizione conforta Nicolazic: gli torna alla mente di aver sentito dire da bambino che suo padre, per costruire il fienile, aveva utilizzato del pietrame facente parte di un'antica costruzione in rovina.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Che si fosse trattato dei resti dell'antica Cappella dedicata a S. Anna? Che la Santa abbia ora voluto sottrarre ad uso profano ciò che un tempo era stato consacrato alla sua venerazione? Per Nicolazic è un nuovo motivo di fiducia e di speranza.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ma la fama delle folle che sempre più numerose si recano a vedere la statua ritrovata arriva a Pluneret, sede dell'incredulo Rettore. Il quale, in preda ad ira violenta, manda sul posto il suo Vicario, disposto non meno del suo Superiore a porre fine a quella che considera una commedia superstiziosa. Piomba quindi diritto sulla statua che era stata collocata in posizione più elevata, e la ributta nel fosso dal quale era stata tratta; rovescia poi lo sgabello sul quale è posato un piatto di stagno, destinato a raccogliere le offerte per la futura Cappella e manda anche questo per aria. E con aspri rimproveri a tutti, particolarmente a Nicolazic, che considera il principale responsabile del "disordine" si allontana pronunziando minacce. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ma il giorno seguente il numero dei pellegrini è raddoppiato...<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"...verrà l'ora in cui si avvererà ciò che ti ho detto...": </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Si rende ormai necessario l'intervento dell'autorità episcopale. Il Vescovo che ha sede a Vannes, fa chiamare Nicolazic e lo interroga severamente; Nicolazic risponde servendosi, come interprete, del fratello Pietro, poiché egli non parla e non capisce che il dialetto locale. Sono presenti alcuni Padri Cappuccini.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Il veggente racconta con la massima semplicità ciò che ha visto e sentito fin dalla prima apparizione della luce e poi della Santa, ma il Prelato, non del tutto convinto, ordina ai Cappuccini di trattenere presso di loro per qualche giorno Nicolazic<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e di interrogarlo ancora più minuziosamente.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ascoltato singolarmente da ciascuno dei Padri, egli viene rimandato a casa con dine di ripresentarsi dopo quindici gi Nicolazic puntuale ritorna e risponde stesse domande con la stessa umile semplicità, senza lasciarsi impressionare dagli argomenti negativi che gli vengono opposti. Convinti ormai della sua buona fede, i Padri si sentono in dovere di comunicare al Vescovo il loro giudizio positivo. Il Prelato chiede ora ai Cappuccini un sopralluogo sul terreno del ritrovamento ed una nuova relazione. Ma a sgombrare i prudenti dubbi degli uomini interviene la Provvidenza: tre settimane dopo la scoperta della statua il Rettore Don Silvestro è colpito da paralisi; alle braccia, soprattutto, è colto da dolori insopportabili e non vi è rimedio capace di dargli qualche sollievo. Un amico gli consiglia di ricorrere a S. Anna; non convinto, ma costretto dalla sofferenza, il malato, di notte e per vie poco frequentate, perché nessuno lo veda, si fa trasportare al Bocenno per nove volte consecutive; alla nona, preso da un impulso improvviso, chiede che lo gettino nella fontana; una volta nell'acqua si sente del tutto guarito e non esita a gettarsi in ginocchio davanti alla statua. S. Anna ha mantenuto la sua promessa e Don Silvestro è guarito non solo fisicamente: trasformato ormai intimamente nel più convinto sostenitore della causa, si adopera perché non si tardi più a costruire la Cappella e non tralascia di compiere un pubblico gesto riparatore nei riguardi di Nicolazic al quale non solo torna ad essere amico e protettore, ma due anni più tardi, quando il Veggente avrà finalmente la gioia di divenire padre, reclamerà l'onore di essere padrino del neonato; dopo il quale S. Anna manderà un secondo figlio al suo fedele messaggero.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Sul luogo del ritrovamento fioriscono intanto i prodigi. "Tutti i tesori del cielo sono nelle mie mani", aveva detto S. Anna. E ne dà prova: guarigioni subitanee, conversioni, soluzione di problemi ritenuti inestricabilì, prodigiosi salvataggi da spaventosi naufragi. E, delicato particolare, le grazie più frequenti e numerose, sono a favore dei bambini; segno della tenerezza di una Santa che è mamma e nonna.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Tali avvenimenti influiscono definitivamente sulla volontà del Vescovo che finalmente dà il permesso che si dia inizio alla costruzione della Cappella richiesta da S. Anna.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Desidero che la Cappella sia ricostruita": </span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">S. Anna aveva affidato a Nicolazic una duplice missione: comunicare il suo messaggio, e fare in modo che sul luogo dell'antica Cappella ne fosse costruita una nuova, aggiungendo: "Sei tu che devi prenderne cura".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">E Nicolazic sarà effettivamente il tesoriere dell'impresa e, almeno per un primo periodo, il direttore dei lavori. Si occupa attivamente della raccolta delle offerte e poiché la sogna "grande come una cattedrale" segue attentamente i progetti dell'architetto insistendo perché l'edificio sia quanto più grande è possibile. E con intuito geniale crea una specie di catena di servizio promuovendo, con turni ben congegnati, la prestazione gratuita dei fedeli delle Parrocchie limitrofe a ciascuno dei quali assegna il ruolo e provvede il nutrimento nel tempo in cui presta servizio. Sorge così prima e meglio dell'edificio di pietra del quale si cominciano a scorgere le linee essenziali, per tutta la Bretagna, un nuovo e più prezioso edificio fatto di amore, devozione e fraternità; i Bretoni accorrono sempre più da lontano e cominciano ad acclamare S. Anna loro signora e regina con una venerazione che cresce di giorno in giorno.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Quando la costruzione è a buon punto il Vescovo stima necessario trovare una comunità permanente che se ne prenda cura; e chiama i Carmelitani, che arrivano a Keranna 1'8 febbraio 1628. Nicolazic, sempre umile e sottomesso, rimane a loro disposizione per quanto può essere utile per il compimento dei lavori.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Quando poi si rende conto che la sua presenza a Keranna non è più necessaria si ritira nella sua casa e riprende la sua vita laboriosa nei campi, impegnandosi anche seriamente per l'educazione dei suoi giovani figli, il maggiore dei quali diventerà sacerdote.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ma a Keranna gli è riservata una camera nel monastero che sorge accanto alla Cappella, e Nicolazic, che vi ritorna spesso, esulta ogni volta constatando come le promesse della sua "buona protettrice" si realizzino al di là di ogni speranza: "Il concorso di popolo che verrà ad onorarmi in questo luogo sarà il più grande di tutti i miracoli".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Ma a poco più di cinquanta anni Nicolazic si ammala gravemente; i Carmelitani lo fanno trasportare nella loro infermeria. E quando le cure risultano inutili e i medici dicono imminente il pericolo, al malato viene amministrato il Viatico che egli riceve con vero trasporto di gioia, restando a lungo con un'espressione estatica sul volto e lo sguardo fisso in un punto.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Cosa guardi così?" gli chiede a un tratto il confessore. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Vedo la S. Vergine e S. Anna, la mia buona protettrice", risponde semplicemente Nicolazic. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">L'accorto religioso, volendo allora che dell'arcana avventura del morente resti una testimonianza ed un messaggio, gli presenta una immagine di S. Anna e gli domanda:<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"E vero che la statua di S. Anna tu l'hai trovata miracolosamente?" </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Si, risponde il morente senza esitare". "E ti fidi sempre di S. Anna? Sei felice di morire ai suoi piedi?" </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Si, io confido in S. Anna, bacio la sua immagine; S. Anna, mia buona Protettrice, accompagnatemi voi fino a Dio". </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Ebbene, è arrivata l'ora; bacia la santa immagine".<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Nicolazic la bacia con rispettosa tenerezza, e spira poco dopo alla presenza di tutta la comunità edificata e commossa. E il 13 maggio 1645.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Come si è visto, ogni evento che si svolge ad Auray è caratterizzato dalla presenza di due elementi: luce ed acqua. Di sola luce è fatta la prima apparizione: la luce che emana da una fiaccola accesa inonda la camera di Nicolazic. E, vestita di luce, "rivolta verso la fontana, con in mano una fiaccola accesa" gli appare la prima volta S. Anna. E ogni volta che apparirà sarà avvolta da un alone splendente che illumina ogni cosa attorno.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Una luce illumina la via che conduce al ritrovamento della stata' e l'antica statua dimenticata rimase per secoli e secoli accanto ad una fonte d'acqua viva.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="color: #073763;">Luce, acqua: elementi naturali determinanti per la vita dell'uomo; segni sacra-mentali che lo introducono nella vita della Grazia. Nel nome di S. Anna, Madre di Maria, Madre a sua volta di Colui che si è proclamato "luce del mondo", la fontana d'Auray dispensa acqua prodigiosa ai malati del corpo e la luce issata sulla sommità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del Tempio eretto in suo onore è invito, richiamo, segno di speranza inestinguibile sul cammino degli uomini.<o:p></o:p></span></span></div><span style="color: #073763;"><br />
</span><br />
<div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Limpida come acqua pura, serena come placida lampada fu la vita di Nicolazic, pur nel travaglio della sua missione di "messaggero di S. Anna". Gloriosa, ma travagliata e drammatica fu la storia del Santuario a Lei dedicato. Ma né furia di increduli né superbia di potenti poté averne ragione. </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ed è una storia bella da raccontare.</span></span></div><div class="MsoPlainText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><span style="color: #073763;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Nota:</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> Tutte le notizie fin qui riportate sono state ricavate dalla Rivista Sainte Anne d'Auray" del febbraio 1974, redatte da A. MORIO, Rettore della Basilica omonima, e da A. GAUTIER.</span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Courier New"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-42321779091079157772010-11-23T04:35:00.000-08:002010-11-23T04:35:34.196-08:00Santa Ana y san Joaquin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLYTkIjlXb_tgjJkoqIBozLVFWDYliQBT3zygbmSimbnh5fBMJ9BRd9LkEmkTB2dBPOtiTYLQjKw80nMRnJSgj3AY_qlgrXFcuZOlvCp8AVkMjHhrtyxrWJ0HWHWctXrOtcs-y1BQWNl7z/s1600/300px-Luca_Giordano_Cuellar.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLYTkIjlXb_tgjJkoqIBozLVFWDYliQBT3zygbmSimbnh5fBMJ9BRd9LkEmkTB2dBPOtiTYLQjKw80nMRnJSgj3AY_qlgrXFcuZOlvCp8AVkMjHhrtyxrWJ0HWHWctXrOtcs-y1BQWNl7z/s400/300px-Luca_Giordano_Cuellar.jpg" width="250" /></a></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Según la tradición, en Nazaret vivían Joaquín y Ana, una pareja rica y piadosa pero que no tenía hijos. Cuando en una fiesta Joaquín se presentó para ofrecer sacrificio en el Templo, fue rechazado por un tal Rubén, bajo el pretexto de que hombres sin descendencia no eran dignos de ser admitidos. Joaquín, cargado de pena, no volvió a su casa sino que se fue a las montañas a presentarse ante Dios en soledad. También Ana, habiendo conocido la razón de la prolongada ausencia de su esposo, clamó al Señor pidiéndole que retirase de ella la maldición de la esterilidad y prometiéndole dedicar su descendencia a Su servicio.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Un ángel visita a Santa Ana: Sus oraciones fueron escuchadas; un ángel visitó a Ana y le dijo: "Ana, el Señor ha mirado tus lágrimas; concebirás y darás a luz y el fruto de tu vientre será bendecido por todo el mundo". El ángel hizo la misma promesa a Joaquín, quién volvió a donde su esposa. Ana dio a luz una hija a quien llamó Miriam (María). </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Nacimiento de la Santísima Virgen María: Según una tradición antigua, los padres de la Santísima Virgen, siendo Galileos, se mudaron a Jerusalén. Allí, según la misma tradición, nació y se crió la Virgen Santísima. Allí también murieron estos venerables santos. Una iglesia, conocida en diferentes épocas como Santa María, Santa María <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ubi nata est</i>, Santa María en Probatica, Santa Probatica y Santa Ana, fue construida en el siglo IV, posiblemente por Santa Elena (madre del emperador Constantino), sobre el lugar de la casa de San Joaquín y Ana. Sus tumbas fueron honradas hasta el final del siglo IX, cuando los invasores musulmanes la convirtieron en una escuela. La cripta, que originalmente contenía las santas tumbas, fue descubierta el 18 de marzo de 1889.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Es una madre formadora: Santa Ana, después de regalar a la Niña su ternura materna, que la hacen solícita con la alimentación, la educación y la vida espiritual de su pequeña, a los tres años se desprende de ella y junto con su esposo Joaquín, la presentan al templo para consagrarla al servicio de Dios, hasta el tiempo que sea prometida en matrimonio a San José.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Se transforma en abuela de Jesús: Al ser escogida la Virgen para ser la Madre del Salvador, Santa Ana y San Joaquín se convierten en abuelos de Jesús y desde el momento en que El en la cruz nos entrega a María como Madre, se tornan también abuelitos de la humanidad.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">Veneración a Santa Ana: Es así que su descendencia se prolonga en cada hombre y mujer que busca y lucha para seguir las enseñanzas de los Padres de la fe, porque la bendición divina sobre ellos, reposa también sobre nosotros. En la Iglesia del Oriente ya se veneraba a Santa Ana en el siglo IV. La mejor prueba de ello es que el emperador Justino I (+565) le dedicó una iglesia. La devoción a Santa Ana se encuentra en los más antiguos documentos litúrgicos de la Iglesia griega. En el Occidente no se venera a Santa Ana, excepto quizás en el sur de Francia, hasta el siglo XIII. Su imagen, pintada en el siglo VIII en estilo Bizantino, fue más tarde encontrada en la iglesia de Santa María Antigua en Roma. Su fiesta, bajo la influencia de la "Leyenda Dorada", aparece en el siglo XIII donde se celebraba el 26 Julio. </span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4ckibsFYKfdT37o31ORuotehOdCsq0eVl-rdk5WGiiyMAtsSfB3eMghMaSk_Uo9_jtrd_a9iGryukVVfPRCpBGZbMMAIOFaCAsfLGYkIqATFg3cetKhwBMSdkZpE3r_pWTu2sKDv7FF_M/s1600/san%252520joaquin%252520y%252520santa%252520ana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4ckibsFYKfdT37o31ORuotehOdCsq0eVl-rdk5WGiiyMAtsSfB3eMghMaSk_Uo9_jtrd_a9iGryukVVfPRCpBGZbMMAIOFaCAsfLGYkIqATFg3cetKhwBMSdkZpE3r_pWTu2sKDv7FF_M/s320/san%252520joaquin%252520y%252520santa%252520ana.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #3d85c6;">En 1382, Urbano VI publicó el primer decreto pontificio referente a Santa Ana, concediendo la celebración de la fiesta de la santa a los obispos de Inglaterra exclusivamente, tal como se lo habían pedido algunos ingleses. La fiesta fue extendida a toda la Iglesia de Occidente en 1584.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6; font-family: Calibri;">Hoy en día, la Iglesia celebra su fiesta, junto con su esposo Joaquín, el 26 de julio y la invoca como particular intercesora de: Parejas sin hijos, Madres que van a dar a luz, Padres con hijos elegidos por el Señor como sacerdotes, religiosas, laicos consagrados, Familias que buscan crecer en unidad, como personas maduras en el amor.</span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-60431830503462557952010-11-01T12:47:00.000-07:002010-11-01T12:47:24.324-07:00Oración a San Joaquín y Santa Ana<strong><u><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;"></span></u></strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiawdPaTKG5XotIo1VFUgiE55jQJ5ksg3mz2zu2_-aTtoTh1KVQO6XtkUm4nfTlmePKtqCONCCUqybeintz7tOACnIqGqpRpci08tbPVuhbz6F-nbXvRAETP3ZLRRIpJYCcJV_phcx1-EGG/s1600/san-joaquin-sta-ana-maria1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="215" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiawdPaTKG5XotIo1VFUgiE55jQJ5ksg3mz2zu2_-aTtoTh1KVQO6XtkUm4nfTlmePKtqCONCCUqybeintz7tOACnIqGqpRpci08tbPVuhbz6F-nbXvRAETP3ZLRRIpJYCcJV_phcx1-EGG/s320/san-joaquin-sta-ana-maria1.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: Arial;">Insigne y glorioso patriarca San Joaquín y bondadosísima Santa Ana, ¡cuánto es mi gozo al considerar que fueron escogidos entre todos los santos de Dios para dar cumplimiento divino y enriquecer al mundo con la gran Madre de Dios, María Santísima! Por tan singular privilegio, han llegado a tener la mayor influencia sobre ambos, Madre e Hijo, para conseguirnos las gracias que más necesitamos.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: Arial;">Con gran confianza recurro a su protección poderosa y les encomiendo todas mis necesidades espirituales y materiales y las de mi familia. Especialmente la gracia particular que confío a su solicitud y vivamente deseo obtener por su intercesión.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: Arial;">Como ustedes fueron ejemplo perfecto de vida interior, obténgame el don de la más sincera oración. Que yo nunca ponga mi corazón en los bienes pasajeros de esta vida.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: Arial;">Denme vivo y constante amor a Jesús y a María. Obténganme también una devoción sincera y obediencia a la Santa Iglesia y al Papa que la gobierna para que yo viva y muera con fe, esperanza y perfecta caridad.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: Arial;">Que yo siempre invoque los santos Nombres de Jesús y de María, y así me salve.</span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-55917696912125342962010-10-29T13:47:00.000-07:002010-10-29T13:47:32.600-07:00Una Carta de Madre Rosa<div class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZaGW1KEtntRT546lACc9Kvu0j1s8ijXvSVLGLh8Z-CUXq-Q4tE6gvrVBh8g9Dvd57OQi-rE43jruchwveVl3IsI0SS3-OTvbnwoy0NSrujpfbD_kkHh4Wsb3M-WMJDb66PCg11Zf8p9-/s1600/PLACENCIA+Y+GENOVA+032.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZaGW1KEtntRT546lACc9Kvu0j1s8ijXvSVLGLh8Z-CUXq-Q4tE6gvrVBh8g9Dvd57OQi-rE43jruchwveVl3IsI0SS3-OTvbnwoy0NSrujpfbD_kkHh4Wsb3M-WMJDb66PCg11Zf8p9-/s320/PLACENCIA+Y+GENOVA+032.JPG" width="179" /></a><b><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">A<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>SOR<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ADELAIDE<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ÈZZONI</span></span></b></div><div class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Plasencia, 26 de julio de 1872</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="color: #351c75;"><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;">A.M.F. </span><span lang="EN-US" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: EN-US;">(Ana, Mar</span><span lang="ES-BO" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: ES-BO;">í</span><span lang="EN-US" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: EN-US;">a y Francisco)</span><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;"></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">La bendición del Eterno Padre sea con nosotros. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Sea bendita nuestra Madre Santa Ana, Madre de la Inmaculada</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Heme aquí toda para ti, hoy, día de la Santa Madre; la hora del silencio la dedico toda a mi hija. Sola en esta “cameretta” quiero realmente poner sobre este papel algunas cositas que me dicta mi silencio perfecto.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Escucha querida hija mía que dice el corazón de Dios, nuestro todo: “Quien de mi se alimentará, tendrá segura la vida eterna”<sup>2</sup> ¿Entonces? ¡Ah! ¡Si pudiésemos alimentarnos todos los momentos, todos los minutos segundos, que felicidad no sería para nosotros no tener que alimentarnos sino de este Santísimo Pan! Si no podemos tenerlo corporalmente, procuremos recibirlo espiritualmente. Hagámonos vivo propósito en la mañana, diciendo al querido Jesús: yo quiero hoy recibirte siempre y mi pensamiento lo tendré siempre ocupado a hacer comuniones espirituales. Poco a poco sucede que nos acostumbramos. Aún hablando invoquemos el dulce nombre de nuestro dilecto Jesús; con un acto de amor le decimos: “¡Ven, oh Esposo mío, ven, este corazón te quiere, ya no puede estar sin Ti, Ven!” </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">¡Hija, al pensar que en la mañana cuando se nos da es un hermoso y pequeño parvulito, con aquellos sus miembros delicados! ¡Él va a sentarse, a recostarse en nuestro corazón; y nosotros de qué manera debemos tenerlo para no hacerle daño; mirar que no tenga que sufrir mucho! Había una criatura que cuando lo tenía, lo sentía y así, convencida que era su Bien que en aquel cuartito caminaba,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>todo el día vivía atenta de no golpearlo y hacerle mal. Respetuosamente tenía cuidado<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>de aquella parte y reverentemente la miraba y gozando con el pequeño parvulillo una palabra amorosa le brotaba: “Querido Bien mío, gozo mío”, que beatitud vivía; renovaba espiritualmente la santa comunión y luego, llena de vivísimos deseos de amarlo, de servirlo, de padecer por él y por él sólo dar la vida. Entonces… ¿te gustaría?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Procura hacer cuánto estas líneas te enseñan y llegarás también tú a tener cuanto aquí está escrito.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">La observancia del horario en la comunidad, las Reglas, la meditación y el silencio. Cree, querida mía, son esos puntos<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sobre los cuales está apoyada toda la fábrica del buen orden. Observados éstos con exactitud, puedes estar segura que todos los otros son observados. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Haz sentir en las conferencias el valor de la obediencia, que no podemos tener ningún bien si ésta nos falta, porque quien no obedece es señal que quiere hacer su voluntad, no la de Dios, único nuestro tesoro. La Religiosa que hace su voluntad es una sombra que pasea en el claustro sin pertenecer a él. […]</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;">Quédate tranquila y animada que esta tu madre está siempre contigo y todas las mañanas dice en particular al Señor, que te haga santa y te dé el verdadero espíritu de las Santas Reglas. Valor, fuerte, que un día, si bien habremos combatido, llevaremos la gran decoración de honor sobre el pecho y juntas estaremos por una eternidad. Grande palabra es ésta, que peso un mundo entero. […]</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify;"><br />
</div><div align="right" class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; page-break-after: avoid; text-align: right;"><span style="mso-ansi-language: ES-PE;"><span style="color: #351c75;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Afma. Madre Rosa</span></span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-544708828884289652010-09-11T09:47:00.000-07:002010-09-11T09:49:59.863-07:00CUMPLEAÑOS DE LA SANTISIMA VIRGEN MARIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6o42WTdQ-1ojR200gqzAC2m9o16MAE2mzc5GApYxecVY81OPPWQw-0LkdjALr4bP2fUBGYryRcVH4Us1w55YUl_Lge-6ekJqvCMWjcQqXBAIkNjDv4PiEcMXPsWG695JU819Hrqqa8LfF/s1600/Natividad%2520de%2520la%2520Santisima%2520Virgen.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6o42WTdQ-1ojR200gqzAC2m9o16MAE2mzc5GApYxecVY81OPPWQw-0LkdjALr4bP2fUBGYryRcVH4Us1w55YUl_Lge-6ekJqvCMWjcQqXBAIkNjDv4PiEcMXPsWG695JU819Hrqqa8LfF/s400/Natividad%2520de%2520la%2520Santisima%2520Virgen.jpg" width="300" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;">La Iglesia celebra ordinariamente el aniversario del paso al Cielo de los hombres. La fiesta que hoy celebramos es una de las pocas en las que quiere reconocer de modo público y solemne la llegada a la tierra de uno de sus hijos. La que iba a ser la Madre de Dios viene al mundo, con lo que se aproxima ya la plenitud de los tiempos, en palabras de san Pablo. El momento central de la historia, marcado por la llegada de Dios hecho hombre a la misma historia, es ya inminente, por cuanto la que sería su Madre ha nacido. Es de justicia, pues, alegrarse. Debemos celebrar una fiesta que ponga de manifiesto la alegría de los hombres, que reconocemos el gran don recibido.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">Se trata, ante todo, del amor insondable de Dios por su criatura humana. No nos abandona a pesar de nuestros pecados, tan inmenso es su amor. Un amor, ciertamente divino, pero con manifestaciones de Hombre, de Mujer; así es un amor-cariño, un amor que podemos entender, aunque lo reconozcamos en manifestaciones sublimes, que se nos muestran como inalcanzables. Jesús y María nos han querido a los hombres y nos quieren a cada uno como nadie más puede hacerlo. Y es un cariño real, efectivo, cuyas gratas manifestaciones podemos llegar a notar todos, y las notaríamos más, desde luego, si tratáramos de ser todavía más consecuentes con nuestra fe.</span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">Es un día, hoy, para ensalzar como nunca a nuestra Madre del Cielo. Con su Nacimiento –también, antes, con su Concepción Inmaculada– se concreta, por así decir, su realidad como la más dichosa de las criaturas, y su existencia en favor de la humanidad. ¡Ha nacido la Llena de Gracia! ¡Está entre nosotros la Bendita entre las mujeres!, recordamos hoy. Y nos alegramos, como lo hacemos en un cumpleaños, por haber conocido y por contar con la amistad o con la proximidad familiar y el afecto de quien celebra sus años. Porque María es Madre de todos los hombres, sin excepción; aunque, si nos reconocemos discípulos de su Hijo, somos capaces de valorar más todavía su maternidad.</span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">Es difícil imaginarse la vida cristiana, camino de los hijos hacia la casa del Padre, sin una Madre que –sencillamente– nos quiera. Si los cristianos somos los hijos de Dios, hijos que –como quiere Jesús– deben permanecer siempre niños, parece muy conveniente que contemos también con una Madre para nuestra vida de relación con Él. En verdad os digo: si no os convertís y os hacéis como los niños, no entraréis en el Reino de los Cielos, nos advirtió el Señor. Muchas veces hemos considerado que la madurez y responsabilidad humanas no se oponen en absoluto a la infancia espiritual, imprescindible, según Cristo, para ganar el Reino de los Cielos. Siendo, pues, tan necesaria la infancia, no podemos vivir sin Madre.</span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">Muy conscientes de nuestra condición y, por tanto, de la debilidad que padecemos como consecuencia del pecado, actuamos de ordinario en nuestro afán por ser santos como los niños, que cuentan en todo con la experiencia y la capacidad de sus padres. Y, como suele suceder en nuestras familias, los niños se apoyan sobre todo en la madre mientras son muy pequeños. Pues así, muy pequeños, debemos ser siempre ante Dios. La confianza que inspira una madre impulsa a apoyarse en su ayuda: en todo momento accesible y acogedora, aunque la conducta del pequeño no lo merezca. Así María, Madre nuestra, es otra manifestación del amor que Dios nos tiene, que desea que en ningún caso desconfiemos de su Gracia. Es lógico, pues, que nos alegramos, inmensamente agradecidos, por tener a María –Madre poderosa y de consuelo– para todas las necesidades del alma y también del cuerpo.</span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">Le rendimos asimismo nuestro homenaje por ser la Llena de Gracia. Es otro modo de reconocer la omnipotencia y bondad divinas. Como recuerda con frecuencia en la Liturgia de la Iglesia, a propósito del culto que rendimos a los Bienaventurados, alabamos a Dios diciendo: manifiestas Tu gloria en la asamblea de los santos y al coronar sus méritos coronas tu propia Obra. Dios, en efecto, muestra de modo más espléndido su perfección y el amor a sus hijos, cuando en ellos resplandece la virtud y gloria que han logrado correspondiendo a su Gracia. Así, María, Llena de Gracia, al corresponder plenamente a Dios es, entre las criaturas, la imagen más excelsa de la divinidad, quien más gloria da a Dios.</span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #3d85c6;"></span><span style="color: #3d85c6;">En su fiesta de cumpleaños queremos hacerle, con amor, el regalo que nos aconsejaba san Josemaría cuando afirmaba que el amor a nuestra Madre será soplo que encienda en lumbre viva las brasas de virtudes que están ocultas en el rescoldo de tu tibieza. Que nada agrada tanto a una madre como ver a sus hijos mejores y felices.</span></div><div style="text-align: justify;"></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-31603893187214238432010-09-10T07:37:00.000-07:002010-09-10T07:37:00.378-07:00SANTA ANA Y SAN JOAQUIN<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7AvfXU4ipnsbPmekua38V-dZMLuN4-NCBlu6k2X5bsZp0XGRUoqyO7vrjYzVdkqsc3ZWxtUFy3LSwuX1KjOc5WHJPlNu4CwcnSvDBy2svb5tIrKjTqTDwRnTJG93iiBmd4LrMSrn4EClc/s1600/An.8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7AvfXU4ipnsbPmekua38V-dZMLuN4-NCBlu6k2X5bsZp0XGRUoqyO7vrjYzVdkqsc3ZWxtUFy3LSwuX1KjOc5WHJPlNu4CwcnSvDBy2svb5tIrKjTqTDwRnTJG93iiBmd4LrMSrn4EClc/s400/An.8.jpg" width="287" /></a><span style="color: #cc0000;">Se los considera los padres de la Santísima Virgen María. En verdad, lo poco que se conoce de ellos tiene un carácter legendario ya que proviene de un escrito apócrifo: el Protoevangelio de Santiago. Aunque la primitiva Iglesia cristiana, tuvo por muy valioso este documento apócrifo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #cc0000;">Ana era oriunda de Belén, hija de Matán y de Emerenciana. Se casa a los 24 años con un propietario rural (dedicado a los rebaños y lanas) de origen galileo llamado Joaquín con quien vivió en Nazaret. Ambos pertenecían a la tribu de Judá. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #cc0000;">Se cuenta que, tras 20 años de matrimonio no habían tenido hijos y santa Ana ya era estéril por su avanzada edad, lo que la afligía sobremanera (debemos tener en cuenta que, los judíos creían que no tener hijos era una maldición). Joaquín ayuna 40 días en el desierto y un ángel le anuncia el nacimiento de su hija.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #cc0000;">Llegado el tiempo llevan a María al templo de Jerusalén, para ser criada con las otras vírgenes y santas viudas que moraban en las habitaciones vecinas al templo. Allí se dedicarían a las labores, oraciones y demás servicios de Dios. Se cree que ese tiempo, Joaquín y Ana decidieron venir a vivir a Jerusalén, para poder visitar a la niña frecuentemente. Joaquín muere a los 80 años y Ana a los 79.</span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-81502050487023482642010-09-08T03:09:00.000-07:002010-09-08T03:09:15.123-07:00NATIVIDAD DE MARIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIRCM0YtsNVeHk_-zo9N45iJ8XH0CJpYLWC16wpN-hm4Jm9PY8j8Jvs5rzwmHy6LavCbdWtzhmWrFWdeHl9bXAP15fDl59mImwzY-0WyQ0zD_3XlwBVmGRUaIgQKB02guAsJEOXtLUneEg/s1600/MARIA+BAMBINA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIRCM0YtsNVeHk_-zo9N45iJ8XH0CJpYLWC16wpN-hm4Jm9PY8j8Jvs5rzwmHy6LavCbdWtzhmWrFWdeHl9bXAP15fDl59mImwzY-0WyQ0zD_3XlwBVmGRUaIgQKB02guAsJEOXtLUneEg/s320/MARIA+BAMBINA.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">La celebración de la fiesta de la Natividad de la Santísima Virgen María, es conocida en Oriente desde el siglo VI. Fue fijada el 8 de septiembre, día con el que se abre el año litúrgico bizantino, el cual se cierra con la “Dormición”, en agosto. En Occidente fue introducida hacia el siglo VII y era celebrada con una procesión-letanía, que terminaba en la Basílica de Santa María la Mayor.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">El Evangelio no nos da datos del nacimiento de María, pero hay varias tradiciones. Algunas, considerando a María descendiente de David, señalan su nacimiento en Belén. Otra corriente griega y armenia, señala Nazareth como cuna de María.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Sin embargo, ya en el siglo V existía en Jerusalén el santuario mariano situado junto a los restos de la piscina Probática, o sea, de las ovejas. Debajo de la hermosa iglesia románica, levantada por los cruzados, que aún existe -la Basílica de Santa Ana- se hallan los restos de una basílica bizantina y unas criptas excavadas en la roca que parecen haber formado parte de una vivienda que se ha considerado como la casa natal de la Virgen.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Esta tradición, fundada en apócrifos muy antiguos como el llamado “Protoevangelio de Santiago (siglo II)”, se vincula con la convicción expresada por muchos autores acerca de que Joaquín, el padre de María, fuera propietario de rebaños de ovejas. Estos animales eran lavados en dicha piscina antes de ser ofrecidos en el templo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy-WrjxTwSJORbFI36hIqhEbVrFxn7BlagxCxXHvafB0Rc5-z9RyB7ZQGM7aW1-0c6KliT3wWqzpPT7tXPenSxR6jFViVSsiz_QCJynHFVa73QCho76OtntuXuO0c0WAj9cCp8XmYt-P8v/s1600/SantAnnaConMariaBambina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy-WrjxTwSJORbFI36hIqhEbVrFxn7BlagxCxXHvafB0Rc5-z9RyB7ZQGM7aW1-0c6KliT3wWqzpPT7tXPenSxR6jFViVSsiz_QCJynHFVa73QCho76OtntuXuO0c0WAj9cCp8XmYt-P8v/s400/SantAnnaConMariaBambina.jpg" width="280" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">La fiesta tiene la alegría de un anuncio premesiánico. Es famosa la homilía que pronunció San Juan Damasceno (675-749) un 8 de septiembre en la Basílica de Santa Ana, de la cual extraemos algunos párrafos: "¡Ea, pueblos todos, hombres de cualquier raza y lugar, de cualquier época y condición, celebremos con alegría la fiesta natalicia del gozo de todo el Universo. Tenemos razones muy válidas para honrar el nacimiento de la Madre de Dios, por medio de la cual todo el género humano ha sido restaurado y la tristeza de la primera madre, Eva, se ha transformado en gozo. Ésta escuchó la sentencia divina: parirás con dolor. A María, por el contrario, se le dijo: Alégrate, llena de gracia!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">¡Oh feliz pareja, Joaquín y Ana, a ustedes está obligada toda la creación! Por medio de ustedes, en efecto, la creación ofreció al Creador el mejor de todos los dones, o sea, aquella augusta Madre, la única que fue digna del Creador. ¡Oh felices entrañas de Joaquín, de las que provino una descendencia absolutamente sin mancha! ¡Oh seno glorioso de Ana, en el que poco a poco fue creciendo y desarrollándose una niña completamente pura, y, después que estuvo formada, fue dada a luz! Hoy emprende su ruta la que es puerta divina de la virginidad. De Ella y por medio de Ella, Dios, que está por encima de todo cuanto existe, se hace presente en el mundo corporalmente. Sirviéndose de Ella, Dios descendió sin experimentar ninguna mutación, o mejor dicho, por su benévola condescendencia apareció en la Tierra y convivió con los hombres".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Si pensamos por cuántas cosas podemos hoy alegrarnos, cuántas cosas podemos festejar y por cuántas cosas podemos alabar a Dios; todos los signos, por muchos y hermosos que sean, nos parecerán tan sólo un pálido reflejo de las maravillas que el Espíritu de Dios hizo en la Virgen María, y las que hace en nosotros, las que puede seguir haciendo... si lo dejamos.</span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-48872471073169204392010-09-04T00:42:00.000-07:002010-09-04T00:42:16.246-07:00SANTA ANA<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8fbex0nTkur34smbSC6RcPOnLyzpUO0sSFWkkD3DkrW_gPEl9wVleSQ5Y7TmxOusWVWbFhayCh5iVeC8VTHDM0jwoiQSXbg7OjMfnyuBASM7l6Bv6VOI_vcjGfSYiFkE0A7wek0arktF/s1600/45877_777633.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8fbex0nTkur34smbSC6RcPOnLyzpUO0sSFWkkD3DkrW_gPEl9wVleSQ5Y7TmxOusWVWbFhayCh5iVeC8VTHDM0jwoiQSXbg7OjMfnyuBASM7l6Bv6VOI_vcjGfSYiFkE0A7wek0arktF/s320/45877_777633.jpg" width="277" /></a><span style="color: #0b5394;">Grande es la dignidad de Santa Ana por ser la Madre de la Virgen María, predestinada desde toda la eternidad para ser Madre de Dios, la santificada desde su concepción, Virgen sin mancilla y mediadora de todas las gracias. Nieto de Santa Ana fue el hijo de Dios hecho hombre, el Mesías, el Deseado de las naciones. María es el fundamento de la gloria y poder de Santa Ana a la vez que es gloria y corona de su madre.</span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">La santidad de Santa Ana es tan grande por las muchas gracias que Dios le concedió. Su nombre significa "gracia". Dios la preparó con magníficos dones y gracias. Como las obras de Dios son perfectas, era lógico que Él la hiciese madre digna de la criatura más pura, superior en santidad a toda criatura e inferior solo a Dios.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Santa Ana tenía celo por hacer obras buenas y esforzarse en la virtud. Amaba a Dios sinceramente y se sometió a su santa voluntad en todos los sufrimientos, como fue su esterilidad por veinte años, según cuenta la tradición. Esposa y madre fue fiel cumplidora de sus deberes para con el esposo y su encantadora hija María.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Muy grande es el poder intercesor de Santa Ana. Ciertamente santa amiga de Dios, distinguida sobre todo por ser la abuela de Jesús en cuanto Hombre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">La Santísima Trinidad le concederá sus peticiones: el Padre, para quien ella gestó, cuidó y educó a su hija predilecta; el Hijo, a quien le dió madre; el Espíritu Santo, cuya esposa educó con tan gran solicitud.</span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5mNtx4dqu6_fTtE9b2y1vWKNsftFbNLx-kspHTKlVlgVmljERyORo8yNR_1S7VKze9CHFvR3K0X9UKfgxhxE87myfWLjhXpJXp2ciIM4IzqsJCXBObMAGa6LS_SltveqInlKHuSc_FSI-/s1600/f2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5mNtx4dqu6_fTtE9b2y1vWKNsftFbNLx-kspHTKlVlgVmljERyORo8yNR_1S7VKze9CHFvR3K0X9UKfgxhxE87myfWLjhXpJXp2ciIM4IzqsJCXBObMAGa6LS_SltveqInlKHuSc_FSI-/s320/f2.jpg" width="216" /></a><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Esta Santa privilegiada sobresale en mérito y gloria, cercana al Verbo encarnado y a sus Santísima Madre. Sin duda que Santa Ana tiene mucho poder ante Dios. La madre de la Reina del Cielo, que es poderosa por su intercesión y Madre de misericordia, es también llena de poder y de misericordia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Tenemos muchos motivos para escoger a Santa Ana como nuestra intercesora ante Dios. Como abuela de Jesucristo, nuestro hermano según la carne, es también nuestra abuela y nos ama a nosotros sus nietos. Nos ama mucho porque su nieto Jesús murió por nuestra salvación y María, su hija, fue proclamada Madre nuestra bajo la Cruz. Nos ama de verdad en atención a las dos Personas que ella amó más en esta vida: a Jesús y a María. Si su amor es tan grande su intercesión no será menos. Debemos, por tanto acudir a ella con tal confianza en nuestras necesidades. No hay la menor duda de que esto agrada a Jesús y a María, quienes la amaron tan profundamente. Se celebra la fiesta de Santa Ana el 26 de julio.</span></div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-80482668417490272292010-09-03T00:45:00.000-07:002010-09-03T00:45:33.829-07:00SANTA ANA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCvNF_B4xaUnANjQJqHmCXAvoIoPAYazwSRtjTQUMWWdAX4ZcYkHOAkKECqnQT8AUIwaCih1L1kdPRgzLzdgNZ1PAAaDCD4uif3GYutKFuQm1f4BfX8yFoI7hK4uI3JUaP3TZ-3LJ6cdb0/s1600/santa_ana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCvNF_B4xaUnANjQJqHmCXAvoIoPAYazwSRtjTQUMWWdAX4ZcYkHOAkKECqnQT8AUIwaCih1L1kdPRgzLzdgNZ1PAAaDCD4uif3GYutKFuQm1f4BfX8yFoI7hK4uI3JUaP3TZ-3LJ6cdb0/s200/santa_ana.jpg" width="118" /></a></div><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><strong>Ana (Hebreo, Hannah, significa gracia). </strong></span><span style="color: #0b5394;">Una antigua tradición, que arranca del siglo II, atribuye los nombres San Joaquín y Santa Ana a los padres de la Santísima Virgen María. El culto a santa Ana se introdujo ya en la Iglesia oriental en el siglo VI, y pasó a la occidental en el siglo X; el culto a san Joaquín es más reciente. Ver: Por sus frutos los conoceréis de San Juan Damasceno. </span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Todo lo que se conoce de ellos, incluso sus nombres, procede de literatura apócrifa: el Evangelio de la Natividad de María, el Evangelio apócrifo de Mateo y el Protoevangelium de Santiago. El mas antiguo de estos se remonta alrededor del 150 ad. En el Oriente el Protoevangelium gozaba de gran autoridad, algunas porciones se leían en las fiestas de la Virgen María. En el Occidente, sin embargo, fue rechazado por los Padres de la Iglesia. En el siglo XIII, partes del Protoevangelium de Santiago fue incorporado por Jacobus de Vorágine en su "Leyenda Dorada". Desde entonces la historia de Santa Ana se propagó por el Occidente hasta convertirse en una de las santas mas populares de la Iglesia latina.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Los escritos llamados "apócrifos" no fueron aceptados por la Iglesia como parte del canon de las Sagradas Escrituras porque contienen muchos datos que no son confiables. Pero si contienen algunos datos de documentos históricos. Lo difícil es distinguir en ellos el grano bueno de la paja. </span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvGA0pD7v94xPDj2OSZ5IcsHE1H6TfK1qIOgVu-eIzKZhCzs3mkt0L3-DPEevMge_mZfbfFqRaNGkVoqkUsSIa88etD-lW2HNwSdAMf_hfIgFMiKjpX2dfrxtTq3ED22L9UhOiO55KJ7go/s1600/SANTA_~1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvGA0pD7v94xPDj2OSZ5IcsHE1H6TfK1qIOgVu-eIzKZhCzs3mkt0L3-DPEevMge_mZfbfFqRaNGkVoqkUsSIa88etD-lW2HNwSdAMf_hfIgFMiKjpX2dfrxtTq3ED22L9UhOiO55KJ7go/s200/SANTA_~1.JPG" width="158" /></a><span style="color: #0b5394;">El Protoevangelium nos ofrece la siguiente historia: En Nazaret vivían Joaquín y Ana, una pareja rica y piadosa pero que no tenía hijos. Cuando en una fiesta Joaquín se presentó para ofrecer sacrificio en el Templo, fue rechazado por un tal Ruben, bajo el pretexto de que hombres sin descendencia no eran dignos de ser admitidos. Joaquín, cargado de pena, no volvió a su casa sino que se fue a las montañas a presentarse ante Dios en soledad. También Ana, habiendo conocido la razón de la prolongada ausencia de su esposo, clamó al Señor pidiéndole que retirase de ella la maldición de la esterilidad y prometiéndole dedicar su descendencia a Su servicio.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Sus oraciones fueron escuchadas; un ángel visitó a Ana y le dijo: "Ana, el Señor ha mirado tus lágrimas; concebirás y darás a luz y el fruto de tu vientre será bendecido por todo el mundo". El ángel hizo la misma promesa a Joaquín, quién volvió a donde su esposa. Ana dio a luz una hija a quien llamó Miriam (María). Esta historia se parece a la de la concepción de Samuel en las Sagradas Escrituras, cuya madre se llamaba también Ana (1 Re 1).</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Según una tradición antigua, los padres de la Stma. Virgen, siendo Galileos, se mudaron a Jerusalén. Allí, según la misma tradición, nació y se crió la Virgen Santísima. Allí también murieron estos venerables santos. Una iglesia, conocida en diferentes épocas como Santa María, Santa María ubi nata est, Santa María en Probatica, Santa Probatica y Santa Ana, fue construida en el siglo IV, posiblemente por Santa Elena (madre del emperador Constantino), sobre el lugar de la casa de San Joaquín y Ana. Sus tumbas fueron honradas hasta el final del siglo IX, cuando los invasores musulmanes la convirtieron en una escuela. La cripta, que originalmente contenía las santas tumbas, fue descubierta el 18 de marzo de 1889.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Muchas leyendas han sido escritas sobre las vidas de San Joaquín y Santa Ana, causando gran confusión entre los fieles. Según una de ellas, Santa Ana concibió a la Virgen Santísima sin concurso de varón, permaneciendo así virgen. Este error fue condenado por la Santa Sede en 1677 (Benedicto XIV, De Festis, II, 9). </span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><strong>Veneración a Santa Ana. </strong></span><span style="color: #0b5394;">En la Iglesia del Oriente ya se veneraba a Santa Ana en el siglo IV. La mejor prueba de ello es que el emperador Justino I (+565) le dedicó una iglesia. La devoción a Santa Ana se encuentra en los mas antiguos documentos litúrgicos de la Iglesia griega. En el Occidente no se venera a Santa Ana, excepto quizás en el sur de Francia, hasta el siglo XIII. Su imagen, pintada en el siglo VIII en estilo Bizantino, fue mas tarde encontrada en la iglesia de Santa María Antiqua en Roma. Su fiesta, bajo la influencia de la "Leyenda Dorada", aparece en el siglo XIII donde se celebraba el 26 Julio.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">En 1382, Urbano VI publicó el primer decreto pontificio referente a Santa Ana, concediendo la celebración de la fiesta de la santa a los obispos de Inglaterra exclusivamente, tal como se lo habían pedido algunos ingleses. Muy probablemente la ocasión de dicho decreto fue el matrimonio del rey Ricardo II con Ana de Bohemia, que tuvo lugar en ese año. La fiesta fue extendida a toda la Iglesia de Occidente en 1584.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR2Mf1VR0fu42ppHHT0AjRr5GbXFP7ZvP_0_yQYe-RQb-2mVAedBgoieU3fJiecZORWtsYdHOtHsUidKcBj2XX89ZYJpCOmN7mboxhy-h_lprjNiB_mUbb0r8DpwYzymrgfw10sKU_HJcU/s1600/SANTA+ANA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR2Mf1VR0fu42ppHHT0AjRr5GbXFP7ZvP_0_yQYe-RQb-2mVAedBgoieU3fJiecZORWtsYdHOtHsUidKcBj2XX89ZYJpCOmN7mboxhy-h_lprjNiB_mUbb0r8DpwYzymrgfw10sKU_HJcU/s200/SANTA+ANA.jpg" width="144" /></a><span style="color: #0b5394;"><strong>Las Reliquias de Santa Ana. </strong></span><span style="color: #0b5394;">Se dice que las reliquias atribuidas a Santa Ana fueron traídas de la Tierra Santa a Constantinopla en el 710. Allí estaban en la iglesia de Santa Sofía en 1333. La tradición de la Iglesia de Apt, en el sur de Francia dice que el cuerpo de Santa Ana fue llevado a Apt por San Lázaro, el amigo de Jesucristo, fue escondido por San Auspicio (+398) y vuelto a encontrar durante el reino de Carlomagno. La cabeza de Santa Ana se mantuvo en Mainz hasta el 1510, cuando fue robada y llevada a Düren, Alemania. Lamentablemente, no hay sólidos fundamentos para asegurar la autenticidad de estas reliquias.</span></div><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><strong>Veneración de Santa Ana hoy. </strong></span><span style="color: #0b5394;">Su imagen milagrosa es venerada en Notre Dame D'Auray, en la diócesis de Vannes. También en Canada, donde es la principal patrona de la provincia de Quebec, el santuario de Santa Ana de Beaupré es bien conocido. Santa Ana es patrona de las mujeres en parto. También es patrona de los mineros, Cristo siendo el oro y María la plata.</span> </div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9061186360680088441.post-67977449217334208572010-09-02T02:58:00.000-07:002010-09-02T02:58:51.613-07:00SAN JOAQUIN<div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">Joaquín (cuyo nombre significa Yahveh prepara) fue el padre de la Virgen María, madre de Dios. Según San Pedro Damián, deberíamos tener por curiosidad censurable e innecesaria el inquirir sobre cuestiones que los evangelistas no tuvieron a bien relatar, y, en particular, acerca de los padres de la Virgen. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">Con todo, la tradición, basándose en testimonios antiquísimos y muy tempranamente, saludó a los santos esposos Joaquín y Ana como padre y madre de la Madre de Dios. Ciertamente, esta tradición parece tener su fundamento último en el llamado Protoevangelio de Santiago, en el Evangelio de la Natividad de Santa María y el Pseudomateo o Libro de la Natividad de Santa María la Virgen y de la infancia del Salvador; este origen es normal que levantara sospechas bastante fundadas.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirRKyxILcX0i1FexwMNWbLExeyeJg6YgcIjNyof-QcSiYTg3GJSfwSgO4ubliAohcx6XYVNGQPTBI2dJeK80LgYok7e1Myu_XezfUAqzXqFvnQHpSfOCcihtFFlEZfut00Zlz66DHTrunR/s1600/San_Joaquin_padre_Maria1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ox="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirRKyxILcX0i1FexwMNWbLExeyeJg6YgcIjNyof-QcSiYTg3GJSfwSgO4ubliAohcx6XYVNGQPTBI2dJeK80LgYok7e1Myu_XezfUAqzXqFvnQHpSfOCcihtFFlEZfut00Zlz66DHTrunR/s320/San_Joaquin_padre_Maria1.jpg" width="225" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">No debería olvidarse, sin embargo, que el carácter apócrifo de tales escritos, es decir, su exclusión del canon y su falta de autenticidad no conlleva el prescindir totalmente de sus aportaciones. En efecto, a la par que hechos poco fiables y legendarios, estas obras contienen datos históricos tomados de tradiciones o documentos fidedignos; y aunque no es fácil separar el grano de la paja, sería poco prudente y acrítico rechazar el conjunto indiscriminadamente. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">Algunos comentaristas, que opinan que la genealogía aportada por San Lucas es la de la Virgen, hallan la mención de Joaquín en Helí (Lucas, 3, 23; Eliachim, es decir, Jeho-achim), y explican que José se había convertido a los ojos de la ley, a fuerza de su matrimonio, en el hijo de Joaquín. Que esa sea el propósito y la intención del evangelista es más que dudoso, lo mismo que la identificación propuesta entre los dos nombres Helí y Joaquín. Tampoco se puede afirmar con certeza, a pesar de la autoridad de los Bollandistas, (Se designa con el nombre de bollandistas al grupo de colaboradores jesuitas que prosigue la obra hagiográfica iniciada en el siglo XVII por el Padre Jean Bolland (1596 - 1665) en Amberes, dedicada a la recopilación de todos los datos posibles sobre los santos católicos) que Joaquín fuera hijo de Helí y hermano de José; ni tampoco, como en ocasiones se dice a partir de fuentes de muy dudoso valor, que era propietario de innumerables cabezas de ganado y vastos rebaños. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">Más interesantes son las bellas líneas en las que el Protoevangelio de Santiago describe, cómo, en su edad provecta, Joaquín y Ana hallaron respuesta a sus oraciones en favor de tener descendencia. Es tradición que los padres de Santa María, que aparentemente vivieron primero en Galilea, se instalaron después en Jerusalén; donde nació y creció Nuestra Señora; allí también murieron y fueron enterrados. Una iglesia, conocida en distintas épocas como Santa María, Santa María ubi nata est, Santa María in Probatica, Sagrada Probática y Santa Ana fue edificada en el siglo IV, posiblemente por Santa Elena, en el lugar de la casa de San Joaquín y Santa Ana, y sus tumbas fueron allí veneradas hasta finales del siglo IX, en que fue convertida en una escuela musulmana. La cripta que contenía en otro tiempo las sagradas tumbas fue redescubierta en 1889. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">San Joaquín fue honrado muy pronto por los griegos, que celebran su fiesta al día siguiente de la de la Natividad de Ntra. Señora. Los latinos tardaron en incluirlo en su calendario, donde le correspondió unas veces el 16 de septiembre y otras el 9 de diciembre. Asociado por Julio II (el de la capilla Sixtina) al 20 de marzo, la solemnidad fue suprimida unos cinco años después, restaurada por Gregorio XV (1622), fijada por Clemente XII (1738) en el domingo posterior a la Asunción, y fue finalmente León XIII (el de la Rerum Novarum) quien, el 1 de agosto de 1879, dignificó la fiesta de estos esposos que se celebró por separado hasta la última reforma litúrgica.</span> </div>P. Martin Villanueva hsahttp://www.blogger.com/profile/02202646469219850910noreply@blogger.com0